
While repeating this stange new name over and over in my head, I studied the color: a ruby red with granite highlights; the smell: very likeable fruits (prugnes and strawberries), floreals (violets and violas) and earth (tabacco and cocao); and taste: dry, soft and warm with a good persistance and intesity, more mineral than acidic, and a good amount of tannins, however leaving just a touch of bitterness at the end. A complete surprise on how good it was, and for only $7, its one of the many wines that proves our theory; good, cheap wine does exist.
Vote 85/100
Un'ottima sorpresa dal Montenegro il Vranac dell'azienza Plantaze, questa piccola nazione dell'ex repubblica jugoslava martoriata nella sua storia da numerose guerre ha avuto la capacità di credere in se stessa e di produrre questo vino da una uva autoctono quasi sconosciuta il Vranac per l'appunto. Parto subito col dire che il costo della bottiglia è di circa 7$, forse il più economico fra i vini che si possano intendere bevibili.
Mi stava aspettando li sullo scaffale nel bel mezzo della zona dei Balcani mi è piaciuto subito ancor prima di asaggiarlo. Questo nome Vranac suonava molto nuovo alle mie orecchie. Dal colore rubino con leggeri riflessi granati, abbastanza trasparente; al naso mi piace perchè non è di facile lettura, viola senz'altro prugna un buon etereo del tabacco e cacao. In bocca è secco morbido e caldo, più sapido che fresco i tannini son morbidi ma lasciano una punta di amaro.
Per 7$ a new York difficilmente si trova un bicchiere al bar.
Voto 85/100 sulla simpatia.