I miei cinque giorni al Vinitaly 2010 son trascorsi con grande intensità e passione, infatti mi mancano già le persone conosciute che adesso posso chiamar amici . Ero felice quando ho saputo che la mia destinazione era una zona che conoscevo poco
Tutti mi hanno avvisato che avrei imparato tanto lavorando con Marzi. Infatti ciò è accaduto. Ero sulla zona della Valle dei Riesling, insieme con tre produttori tedeschi da St. Nikolaus- Hospital, che hanno presentato i loro vini e con Christina Doria della cantina Mezzaluna. Il fatto di conoscer poco il Riesling e poco dell' Oltrepò Pavese mi ha fatto innervosire, dover poi memorizzare i diciannove diversi Rieslings di quattordici diverse aziende vinicole ciò mi incuteva davvero paura. Pian piano ho cominciato a degustare e scrivere le parole chiave che mi aiutavano a ricordare ogni cantina. Mentre i miei nuovi amici di 'Travaglino' mi riempivano di cose gustose come il gorgonzola di Cremona (grazie Paolo!) salmone affumicato, salami e ovviamente vino, rosso o spumante; questo il Riesling aveva superato il mio personale 'livello di guardia'.
Gabriele Marchesi presidente del Valle del Riesling era sulla mia destra, a presentare la sua cantina Marchesi di Montalto e controllava anche se eseguivo bene il mio compito . A me piace molto lavorare e sopratutto imparare perciò avere attorno persone come lui e Marzi pronte a darmi risposte alle mie domande era importantissimo. Tanti clienti mi chiedevano le origini e il gusto del Riesling, ma sopratutto la differenza fra la versione italiana e quella tedesca.
Anche se questa uva semi-aromatica è la medesima per entrambi, il terrior e il microclima fa la differenza creando due tipologie molto diverse di vino. Credo anche che siano da abbinare a persone con caretteri e origini differenti. La versione italiana, come tanti vini italiani è fatta per essere bevuta assieme ad una pietanza, mentre il Riesling tedesco può anch'esso accompagnare un piatto, ma spesso essendo molto più dolce e aromatico è indicato anche ad essere apprezzato da 'solo'. Tutti e due le tipologie sono ottime e devono essere r
ispettate per le loro peculiarità. Alla fine dell' expo, con i piedi veramente stanchi e dopo aver fatto un paio di errori iniziali , avevo raggiunto il mio obiettivo cioè conoscere bene le peculiarità dei Riesling presentati ai clienti. Ho lasciato il Vinitaly con stampato un grande sorriso sulla mia faccia sapendo di aver conosciuto persone molto competenti e avendo la possibilità di rimanere in contatto con loro.
Ho imparato tantissimo da questa esperienza.
Grazie mille amici e colleghi dell'Oltrepo' Pavese. Ci vediamo il prossimo anno!











