Sunday, February 15, 2009

Ombre Rosse

To celebrate Valentines Day, Paolo and I decided to go to a restaurants we had been to only once before, Enoteca Ombre Rosse in the city of San Trovaso near Treviso. Claudio, the owner, is well known for his large collection of wine, but also for his character- While waiting for our table to be ready, he offered us fresh glass of Pinot Bianco of the Azienda Drius di Cormons from the Fruili Venezia Giulia region. An interesting, well rounded, fuller bodied white, good for winter. The restaurant is very welcoming and I can only guess used to be the ground floor of someones home, after noticing details of where a fireplace used to be or the arrangement of walls. Theres a garden turned seating area outside great for warm summer nights paired with cool sparklers. Once seated we ordered a bottle of Chianti Classico by the Fontodi group, 2006 and checked out the menu. I choose an Insalata di Burrata (my favorite mozzarella) and a steak tartar for the main course; meanwhile Paolo went with the pasta fagiolo for an appetizer and guancine di vitello (or veal cheek) with polenta. Tasting our wine, we discovered that 70% of the ground used to create the grapes is biologic and creates a wine with 14% alcohol andof grand quality. It is still young, so the color was purple going towards ruby adn showed many legs. Fruity smells like rasberry, cherry and strawberry, with touches of violets, graphite, cloves, licquorish and anice. It was fresh and mineral, dry, warm and soft, with a large amount of tannin. Although my cold held me back from tasting everything perfectly, we both really enjoyed the food, atmosphere and wine.

Per San Valentino Dana e io siamo andati all'Enoiteca Ombre Rosse di San Trovaso di Treviso.
Il proprietario Claudio persona molto conosciuta nel mondo del vino ci accoglie al suo bancone con un buonissimo Pinot Bianco dell'Azienda Drius di Cormons della regione Friuli Venezia Giulia. Un vino molto interessante e come lui sottolinea il miglior Pinot Bianco in circolazione, personalmente non so se il migliore ma sicuramnete molto buono lo era senz'altro. Il locale è molto confortevole e possiede anche un giardino dove d'estate si può pranzar e cenar al fresco. Eravamo i primi arrivati ma dopo il Drius il locale ha cominciato a riempirsi fino al completo. Passando in tavola i piatti selezionati comprendevano antipasti sia di pesce che di carne e dei primi e secondi piatti semplici ma ben eseguiti . Dana ha scelto una burrata con dei pomodorini e una tartare di carne mentre io ho optato per una pasta e fagioli e delle guancine di vitello con polenta. Un'altro antipasto ha poi fatto capolino: insalata di mare con pomodorini e basilico su una crosta di pane. Tutto molto buono. Il vino con il quale abbiamo accompagnato la cena era il Chianti Classico Fontodi 2006 con 14% di titolo alcolometrico. La bottiglia proviene dal cuore del Chianti Classico da una azienda biologica di circa 70 ettari. Il fluido ha un bel color porpora-rubino consistente; al naso molto intenso e ricco dalla frutta come l'amarena, ribes, lampone poi il floreale della classica viola mammola e ancora grafite, anice, liquirizia e chiodi di garofano. In bocca si sente molto bene la sua freschezza e la sapidità. Secco, caldo e morbido presente il tannino ancora vigoroso. Un buona bottiglia da accompagnare con piatti di carne più o meno importanti.

Thursday, February 12, 2009

Nite in Park Slope

With our recent move back to Italy, our time has been cut short on writing about our experiences in New York- no thanks to the economy. However, we do have a few wines and restaurants that we want to talk about before we close the page. The last few weeks in my beloved New York were filled with friends and family. On one occasion friends of our made dinner for us in their home in Park Slope. By the end of the night we had gone through 6 bottles, but a few more than others stood out in our minds.
Ermintage du Pic St. Loup, a 2005 meritage of Syrah (55%), Grenache (35%) and Mourvedre (10%), is from the Coteaux du Lanquedoc region in the southeast of France. Not as well known as other french regions, its probably a good reason the price was really good for a french wine! A thick, consistant purply red, with peppermint, grass, licquorish, earth, red fruits, blackberry, chocolate and mineral perfumes. It was an intense taste that was extra persistant with a bit of freshness, minerality, warth and velvetness. A definate must try.
Another wine we really enjoyed was the Sassoalloro. Produced by the famous Biondi Santi in 2000 (American Vitners in Tuscany) it is neither a 'Supertuscan' or a Brunello, but falls rather in the 'rosso' catagory and is therefor cheaper even if the quality is top. Since it is a 2000, it has aged longer than the other bottles and had a granite color with lots of legs to prove it. Woody, foresty, plum, aloe, vanilla and bit of salt and honey, the smells were quite interesting and I wondered how the taste would compare. Dry and tannic, warm and velvety, as weird as it sounds i went well with chocolate chip cookies! (or maybe I had drunk too much by that time!)
Last and not least was a 2001 merlot called Il Tesoro. Although Im not a big merlot fan, Paolo really enjoyed this one, and so therefor we are writing about it. An IGT Toscana, it had a light granite color with light consistancy. A medium intensity with a much better persistancy, there were hints of woods, dark cherries, strawberries, balsamic and black current. It even smelled aged. The taste was similar to the smell- medium intensity, persistancy, and tannicity, it was very dry, with a medium acidity and minerality- to me it was lost in time.

Purtroppo a causa della grave crisi americana abbiamo fatto ritorno in Italia. Non che qui l'aria sia assai meno pesante ma sicuramente è meglio degli States. Prima del ritorno salutando i numerosi amici di nuova e vecchia data abbiamo passato una bellissima serata con amici che abitano a Brooklyn esattamente a Park Slope una zona famosa per i numerosi artisti che ci abitano, infatti la serata di cui vi sti parlando era organizzata da tre giovani pittori americani.
Come spesso accade una bottiglia tira l'altra e siamo finiti in 5 a "spegnerne" 6 non male.
Tre delle quali vi voglio parlare.
Ermitage du Pic St. Loup 2005 un blend di tre vitigni Syrah 55%, Grenache 35% e Mourvedre per il 10%. Il Mourvedre è un vitigno a bacca nera che cresce molto bene nelle zone calde della Spagna e della Francia usato spesso negli uvaggi con il Cinsault e il Grenache perchè dona al vino struttura e frutto. Per l'appunto il vino si presenta di un color porpora intenso e consistente. I profumi son di grande intensità e complessità: la liquirizia, la menta, anice, terra bagnata, more, cioccolata e minerale. In bocca ha un bel corpo, una buona intensità, tannini vellutati, ottima mineralità e una grandissima persistenza. "Meraviglioso" come cantano i Negroamaro.
Anche un supertuscan come Il Sassoalloro 2000 della Azienda Biondi Santi mi è particolarmente piaciuto dal color granato con profumi di sottobosco, prugna, aloe, vaniglia e un po' minerale. In bocca secco intenso, abbastanza persistente, vellutato e caldo.
Il terzo vino di cui scrivo è il un Merlot 2001 che proviene dalla zona del Chianti Il Tesoro della Fattoria Terrabianca. Color granato leggero con profumi di legno, more, fragole, ribes. Al palato molto vellutato intenso e persistente con una media acidità e sapidità.

 

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